[HC#05] Pensare che non siamo soli, dona nuova energia!
In questo periodo è necessario avere coraggio e sapere con fermezza, che ci sono forze divine che ci possono proteggere. Che tipo di storia vogliamo scrivere?
Namastè e buon sabato!
Il quinto vrrso dell'Hanuman chalisa va dritto ad un punto principale, ossia il coraggio! Concetto poco approfondito nella spiritualità ma che nondimeno è un elemento prezioso e necessario,soprattutto di questi tempi nei quali siamo chiamati a fare delle scelte coraggiose che siano anche aderenti ai giusti valori.
Se hai perso la scorsa email, eccola: [HC#04] Da servitore a messaggero a servitore: l’evoluzione è in atto!
Iniziamo subito con il quinto verso!
mahābīra bikrama bajaraṅgī kumati nivāra sumati ke saṅgī
Dotato di coraggio, potente eroe, forte come una folgore, dissipatore di pensieri maligni e amico del bene.
Mahavir (mahabir) significa coraggioso, non solo esteriormente ma soprattutto interiormente.
Ci sono 5 tipi di coraggio:
Ranvir: chi ha coraggio in battaglia
Dayavir: chi ha il coraggio di perdonare gli altri mostrando compassione
Danavir: chi ha coraggio di separarsi dalle cose per darle in carità
Dharmavir: chi ha il coraggio di rimanere saldo sul sentiero della giustizia, nonostante gli ostacoli
Tyagavir: chi ha il coraggio di rinunciare all’attaccamento
Tu quale tipo di coraggio hai, o quale aspiri ad avere? Quale mix hai o vorresti di questi cinque?
Chi possiede in modo pieno tutti e cinque, viene definito Mahavir.
Ecco alcuni episodi che mostrano Hanuman come mahavir, coraggioso.
Quando è andato a Lanka, l’isola e quartier generale del malvagio Ravana, per cercare Sita (la sposa di Rama), Hanuman fronteggia vittorioso da solo un esercito intero! Era un esercito forte e Ravana inviò alcuni dei suoi migliori combattenti, ma ciò nonostante Hanuman vinse. Ci volle una grande dose di coraggio per fronteggiare da solo un esercito intero e per questo è Ranvir, coraggioso in battaglia.
***
Non c’è mai stata una singola occasione nella quale Hanuman ha combattuto per interessi personali, ma sempre per aiutare gli altri. Ha dedicato la sua vita per gli altri, colmo di compassione per chi era in difficoltà. Per questo è Dayavir, compassionevole.
***
Ci sono molte persone che fanno la carità, ma danno sempre una piccola parte dei loro averi. Hanuman invece offrì tutto. Una volta che capì che Rama era il suo Signore, Gli offrì tutto se stesso, senza esitare. È per questo che è Danavir, colui che ha il coraggio di separarsi dalle cose.
***
Lanka era un’isola che distava più di 1.000 km dalla costa. Sulla spiaggia, gli elementi più forti dell’esercito delle scimmie (che, ricordiamo, avevano dei poteri divini), riflettevano su chi sarebbe riuscito a raggiungere Lanka, svolgere la missione e tornare indietro.
Il generale Angad era sicuro di riuscire ad arrivare a Lanka con un solo balzo, ma non di ritornare, vuoi per la fatica dell’impresa ma anche perché Lanka rappresentava una grande tentazione per lui, visto che era come un parco dei divertimenti terreni. Sapeva infatti che era debole nel controllare i sensi.
Hanuman si offrì e non solo tornò dopo aver trovato Sita, incendiato Lanka e sconfitto un esercito intero, ma rimase anche impassibile di fronte alle varie tentazioni del luogo, aderente al sentiero della giustizia. Per questo motivo viene chiamato Dharmavir, colui che ha il coraggio di proteggere il Dharma.
***
Per chi ha molti talenti credo che la sfida più grande sia quello di essere umile di fronte agli altri. Per chi è esperto in qualcosa o con qualche carisma, il prestigio e la fama lo seguono, e queste rappresentano le più grandi e potenti droghe in circolazione. Basta vedere intorno a noi o chi ha anche un briciolo di potere…
Rinunciare alla fama richiede una grande forza interiore, ed è per questo che la maggior parte dei rappresentanti politici che abbiamo non faranno mai una singola azione che li porterà lontano da essa.
Hanuman era l’essere più capace e famoso della sua epoca (milioni di anni fa), ma rinunciò a tutto per essere un servitore di Rama, ecco perché è un tyagavir, coraggioso nell’abbandonare gli attaccamenti. Ecco perché è Tyagavir, colui che rinuncia all’attaccamento.
Tutte queste qualità rendono Hanuman Mahavir!
Quando Hanuman era bambino, aveva una grande forza e potenza, ma era dispettoso, perché la sua immensa energia non era ancora stata canalizzata nella giusta direzione.
Un giorno un saggio, spinto dalla compassione, lo maledisse a dimenticare la sua potenza fino a che qualcuno non glielo avesse ricordato.
Così la vita di Hanuman proseguì: potente, ma non immensamente potente.
Quando Hanuman incontra Rama, trova anche un nuovo scopo nella sua vita, la sua chiamata. Da quel momento ogni sua singola azione era unica, intelligente, efficace e colma di umiltà e fascino. Ogni suo atto eroico era libero dall’egotismo e informato dal desiderio di servire gli altri.
Vikram (bikrama), significa potente e solitamente una persona del genere tende ad essere insensibile verso gli altri e narcisista. Ma Hanuman era sia potente che sensibile e altruista.
Ma come mai Hanuman aveva questa incedibile potenza? Ora ti racconto una storia che ha dell’incredibile…
Quando Hanuman era un neonato i suoi genitori fecero un rito che si chiama “cerimonia del grano”, ossia il momento in cui il neonato mangia i suoi primi cereali. Nel momento in cui Hanuman fa il primo boccone, il suo appetito si attiva e diventa insaziabile. Sua madre porta ogni genere di cibo, ma sembra che la fame di Hanuman non si possa spegnere.
Ad un certo momento Hanuman vede il Sole (in realtà glielo indica Narada Muni, un maestro spirituale incredibilmente evoluto) e lo scambia per un frutto. Fa un balzo e si dirige spedito verso di lui, per mangiarlo.
I pianeti, impauriti, escono dalle loro orbite: venere (shukra), mercurio (buddha) e giove (guru), con il loro spostamento causano grandi problemi sulla terra visto che influenzano le carte natale degli esseri viventi (parleremo di questo argomento in un altro momento..).
Quando il Sole capì che la vittima era lui, andò dai suoi amici per farsi difendere. Kala, il tempo fu il primo ad intervenire e si ingrandì a dismisura. Così fece anche Hanuman che però, astutamente, gli disse che il difficile è diventare piccoli e si rimpiccolì. Kala colse la sfida e divenne ancora più piccolo, ma Hanuman divenne subito grande e lo catturò, lasciandolo andare solo con la promessa che non avrebbe più interferito. (questo piccolo avvenimento nasconde dei significati esoterici che ti invito a cercare :-)).
Viene la volta di Agni, il Deva del fuoco, che vede subito che le sue armi non disturbano Hanuman e quindi capisce essere una manifestazione di Shiva, come abbiamo detto nel terzo verso.
Per ultimo interviene Varuna, il Deva delle acque, ma anche lui non ha effetto su Hanuman, che prosegue spedito verso il Sole.
Da lontano Hanuman nota che anche Rahu si sta apprestando a inghiottire il Sole. Rahu è il nodo lunare settentrionale ed è responsabile dell’eclissi del Sole. Viene considerato un pianeta ombra (Chaya graha). Hanuman sconfigge anche lui e va verso il suo frutto succulento.
Il Sole, per difendersi, aumenta il suo calore, disturbando l’universo intero, ma Hanuman ha una fame intollerabile e lo inghiotte. Rimane solo oscurità e freddo, visto che il Sole è la fonte della vita.
E ora capiremo realmente qual è il reale motivo di tutto questo gioco…
In quel momento, Ravana, il malvagio re che più avanti avrebbe rapito Sita, la moglie di Rama, stava svolgendo un terribile sacrificio per poter diventare invincibile. Il compimento del sacrificio doveva avvenire nel momento dell’eclisse solare (che avrebbe dovuto fare Rahu). Ravana aveva aspettato per anni questo momento ma, proprio qualche istante prima, il Sole sparì del tutto, mangiato da Hanuman, inficiando la potenza del sacrificio.
Torniamo a noi…
Quando il Sole scomparve, Indra, il re di tutti gli esseri celesti (deva), decise di intervenire e lanciò un fulmine sul viso di Hanuman. Questo lo colse impreparato e lo fece svenire, aprendo la bocca e così liberando finalmente il Sole. Ma accadde qualcosa di inaspettato: non c’era più aria.
Vayu, il deva del vento e padre di Hanuman (ti ricordi che ne abbiamo parlato la scorsa volta?), vedendo suo figlio attaccato non ci vide più e decise di togliere l’aria.
Tutti i deva, compreso Brahma, il creatore dell’intero universo (per conto di Vishnu, ricordiamolo sempre), pregarono Vayu di fare un passo indietro e gli chiesero perdono. Risvegliarono Hanuman e gli diedero incredibili benedizioni, potenze ed armi, che lo resero praticamente invincibile (ciò che avrebbe voluto diventare Ravana 😉). Una di queste benedizioni era che il suo corpo sarebbe stato forte come una folgore, ed ecco perché viene chiamato bajaraṅgī.
Spesso intorno troviamo almeno una persona che porta negatività nella nostra vita. Ti è mai capitato?
Per Sugriva, il re delle scimmie, questa persona si chiamava Vali. Ogni giorno Vali colpiva la testa di Sugriva, 12 volte. Benché Sugriva risiedesse in un monte sul quale Vali non poteva mettere piede (a causa di una maledizione, come sempre), Vali saltava da un versante all’altro del monte, passandogli sopra e quindi, senza fermarsi, aveva l’opportunità di colpire Sugriva.
Questa situazione cambiò radicalmente nel momento in cui Hanuman entrò nella vita di Sugriva, mandato dal Deva del Sole che abbiamo visto due versi fa essere diventato il suo guru (maestro).
Nel momento in cui Vali tentò di colpire Sugriva, Hanuman lo prese per i piedi e cercò di fargli toccare il monte (che la maledizione gli impediva di sfiorare, pena la morte). Vali, chiede quindi perdono e promette di non toccare mai più Sugriva . Sugriva, ragionevolmente, fu estremamente grato al suo salvatore.
Dove c’è Hanuman non c’è sconfitta e si è sicuri che la giustizia è protetta.
Dal primo momento nel quale Hanuman appare, si comprende che farà di tutto per distruggere chi supporta il male e proteggere chi invece aspira al bene. Ecco perché viene considerato colui che “dissipa i pensieri maligni ed è amico del bene”. kumati nivāra sumati ke saṅgī
In questo periodo è necessario avere coraggio e sapere con fermezza, che ci sono forze divine che ci possono proteggere. Quello che stiamo vivendo è un momento critico, forse tra i più importanti della nostra vita, sebbene nelle fasi ancora iniziali.
Essere consapevoli di chi siamo e che tipo di storia vogliamo scrivere con le nostre mani, è una scelta che tutti noi siamo chiamati a compiere.
Questi versi ci danno coraggio e ci mostrano che esistono potenze nascoste che lottano costantemente per portare il bene nel mondo. Questa certezza può fare la differenza…
mahābīra bikrama bajaraṅgī kumati nivāra sumati ke saṅgī
Dotato di coraggio, potente eroe, forte con una folgore, dissipatore di pensieri maligni e amico del bene.
Alla settimana prossima!
Jaya Hanuman!
Andrea (Ananda Kishor)
Om tat sat