[HC#10] Il cuore nasconde il nostro segreto
In ogni istante il nostro cuore ci parla dicendo cosa custodisce. Cosa c'è nel nostro cuore e quanto posto occupano, ci aiuta a capire chi siamo in questo momento e soprattutto dove stiamo andando.
Namastè e buon sabato!
Possiamo offrire agli altri delle parole di fiducia, incoraggiamento e spesso anche di gratitudine. Oppure possiamo fare doni.
Ecco una versione RAP dell’Hanuman Chalisa (Molta energia!!!)
Ora entriamo subito nel decimo verso…
prabhu charitra sunibe ko rasiyā
rāma lakhana sītā mana basiyā
Desideri ardentemente ascoltare del Signore.
Rama, Lakshmana e Madre Sita dimorano in te.
Prima che l’esercito di scimmie (i Vanara) partissero per trovare Sita, rapita dal malvagio Ravana, Rama volle incontrali uno ad uno.
Ognuno ebbe l’occasione di parlare con Rama, di ascoltare le sue parole incoraggianti e colme di gratitudine per il rischio che stava prendendo e di ricevere un sincero abbraccio.
Ognuno di loro ebbe un’esperienza speciale e personale e in quel momento avrebbero offerto a Rama la loro stessa vita.
Nessun leader aveva mai fatto una cosa simile! Di solito è difficile avvicinarsi ad un re, quindi il comportamento di Rama era unico ed un’assoluta novità per loro.
A volte dimentichiamo quali dovrebbero essere le qualità di un leader e ci soffermiamo solo sull’apparente carisma e la volontà di affermazione. Sei d’accordo?
Ad un certo momento arrivò il turno di Hanuman, che in realtà di presentò in ritardo. Hanuman si inginocchiò subito ai piedi di Rama e questi lo prese sulle spalle per sollevarlo. Ma Hanuman resistette, sorprendendo Rama e disse qualcosa che può ispirare ognuno di noi.
“Mio caro Signore, fammi restare in questa posizione per sempre. Fino a quando le mie mani sono ai tuoi piedi, le tue mani rimarranno sulle mie spalle. Fino a quando prendo rifugio in te, tu continuerai a potenziarmi. Quando lascerò i tuoi piedi, tu lascerai le mie spalle. Il tuo tocco e le tue benedizioni sono la sorgente della mia forza e delle mie capacità. Da tutta la vita sto aspettando di servire il mio eterno maestro e ora finalmente ho questa opportunità.”
Rama era felice e voleva scherzare con il suo amico Hanuman, perciò rispose che visto il suo ritardo non gli rimanevano più benedizioni da dare. Cosa avrebbe potuto offrirgli quindi?
Hanuman, intelligentemente, mantenne il tono scherzoso e rispose che Rama finora aveva offerto grandi cose ai soldati, come la conoscenza delle scritture, la saggezza, la sua guida, la fama o la ricchezza, ma in realtà era rimasto ancora qualcosa di molto piccolo ma estremamente potente.
Rama non capiva a cosa si riferisse Hanuman, che eccitato per questo scambio così emozionante con il suo maestro, rispose:
“Mio caro Signore, quando hai incontrato il grande Parashurama, gli dicesti che la cosa più piccola che hai è il tuo nome, Rama. Io voglio quello per favore. Per favore dammi il tuo nome. Sebbene sia piccola, questa parola contiene la potenza dell’universo intero!”
Rama era commosso e, con le lacrime agli occhi, lo abbracciò.
Da quel momento Hanuman possiede il nome di Rama, lo canta e lo ascolta con beatitudine. Non perde occasione di pronunciare il nome di Rama e di ascoltare le avventure del suo Signore.
prabhu charitra sunibe ko rasiyā (Desideri ardentemente ascoltare del Signore).
Penso a che tipo di parole abitano la mia bocca e la mia mente nel mio quotidiano. Che sapore hanno e che tipo di luce emanano? In che direzione mi stanno portando? Ma soprattutto, quali posso introdurre in questo preciso momento e quali togliere?
Mi viene in mente che dovrei dire più spesso GRAZIE e meno HO PAURA.
E te, quale parola puoi aggiungere e quale togliere ora?
Facciamo un salto temporale e arriviamo all’incoronazione di Rama e Sita, ossia quasi alla fine del Ramayana.
Dopo la cerimonia, alla presenza di tutti i cittadini, Rama e Sita diedero dei doni preziosi ad ognuno dei soldati e a chiunque avesse aiutato nella grande missione di liberare Sita dal malvagio Ravana, sebbene sapessero che nessun dono materiale poteva ripagare il loro amore e quello che avevano passato.
Quando giunse il momento di Hanuman, si avvicinò con fare indifferente. Sita e Rama iniziarono a descrivere le sue qualità, la sua intelligenza, sensibilità, capacità, determinazione, forza e compassione.
I cittadini erano stupiti dalle parole del loro Re e della loro Regina. Nessuno di stirpe reale aveva mai glorificato così tanto un suddito.
Alla fine Sita si tolse la collana di diamanti che portava al collo e la porse ad Hanuman. Era un grande gesto!
Ma Hanuman la prese e iniziò ad osservarla attentamente con fare curioso. Nessuno capiva cosa stesse succedendo. Hanuman ad un certo punto ruppe la collana con le sue mani, il regalo di Sita. Prese il diamante e se lo mise tra i denti, rompendolo in due, guardandolo ancora con attenzione. Poi, iniziò a rompere ogni pietra della collana, guardando al suo interno. Alla fine gettò tutto per terra.
I cittadini non solo erano stupiti da questo comportamento, ma indignati! Iniziarono a chiedere cosa stesse succedendo e a fare commenti sul poco rispetto di Hanuman verso il Re e la Regina.
Hanuman semplicemente rispose che nelle gemme stava cercando Rama e Sita, ma visto che non era riuscito a trovarli né esternamente né all’interno delle pietre preziose, la collana non era di nessuna utilità.
Alcuni iniziarono a fare commenti sarcastici sulla scimmia e uno disse: “Se Hanuman cerca Rama e Sita ovunque, avrebbe prima dovuto guardare nel suo cuore se veramente erano lì. Se non sono lì, non possono essere da nessun altra parte!”
Era la verità e un momento dopo iniziarono tutti ad urlare. C’era sangue ovunque.
Hanuman era in piedi, nel mezzo della sala, con il petto completamente aperto, a mostrare il suo cuore. Dentro, tutti videro delle bellissime e lucenti forme di Sita e Rama.
Ma non solo erano nel suo cuore, anche Hanuman era nel loro.
rāma lakhana sītā mana basiyā (Rama, Lakshmana e Madre Sita dimorano in te)
A volte si pensa, in modo forse troppo romantico, che il cuore è infinito e può contenere tutto, ma di fatto non è così, almeno fino a quando saremo intrappolati dall’ego.
Ciò che mettiamo nel nostro cuore, ciò che riteniamo essere il nostro tesoro, necessariamente toglie posto ad altro. Anche solo per una questione di coerenza interna del nostro cuore, nel quale non possono stare elementi di segno opposto.
“Nessuno può servire due padroni, perché o odierà l'uno e amerà l'altro, oppure si affezionerà all'uno e disprezzerà l'altro.”
A volte dimentichiamo questa semplice e logica realtà.
Mi guardo dentro
non vedo ciò che speravo.
Lo spazio è angusto
buio e sporco.
Scorgo una piccola luce.
Piccola e flebile.
La guardo e sorrido.
prabhu charitra sunibe ko rasiyā .
rāma lakhana sītā mana basiyā
Desideri ardentemente ascoltare del Signore.
Rama, Lakshmana e Madre Sita dimorano in te.
Alla settimana prossima!
Jaya Hanuman!
Andrea (Ananda Kishor)
Om tat sat