[HC#12] Temibili per alcuni e risorsa preziosa per altri
Sembra che il nostro scopo non sia semplicemente stare bene, quindi decidere cosa sia giusto o sbagliato, quale la strada adatta e cosa un incidente di percorso. Ma solo risvegliarci!
Namastè e buon sabato!
Se ci assumiamo la responsabilità totale di quanto ci accade e del modo in cui lo viviamo, allora e solo allora potremmo liberarci dall’attesa che cambi il mondo.
L’obiettivo infatti è quello di svegliarci e finalmente diventare docili strumenti nelle mani di Dio, non quello di costruire un sogno sufficientemente accettabile, ma temporaneo ed illusorio.
Ora addentriamoci subito nell’undicesimo verso perché parla di missioni, di incontri, di unioni e di come servire l’Eterno.
Ma prima, se vuoi, ascolta un’altra bella versione dell’Hanuman Chalisa.
bhīma rūpa dhari asura sam̐hāre
rāmacandra ke kāja sam̐vāre
In una forma terribile hai sconfitto i demoni
hai servito la causa di Ramacandra.
Abbiamo già raccontato di quando Bhima, uno dei cinque Pandava amici di Krishna, incontra Hanuman.
Un giorno Draupadi, la moglie di Bhima, e degli altri suoi quattro fratelli (questa è una storia troppo lunga da raccontare adesso), gli chiede di compiete una missione.
Draupadi aveva appena trovato un fiore speciale, un loto dai mille petali, e ne voleva ancora. Chiede quindi a Bhima di procurarle altri fiori. Lui non si fa ripetere la richiesta due volte perché il suo più grande desiderio era soddisfarla. Anche considerato che in quel momento si trovavano in esilio e Bhima era molto addolorato per le austerità che doveva accettare la sua cara moglie.
Parte in missione ma ad un certo punto sente il terreno tremare sotto i suoi piedi. Da buon guerriero mette in secondo piano i fiori e cerca di capire qual è la fonte di quel terremoto. Potrebbe infatti essere un potente demone.
Cercando tra le montagne incontra una vecchia scimmia gigantesca che a fatica tiene aperti gli occhi. Sul sentiero che sta percorrendo Bhima c’è la grossa coda della scimmia che intralcia il passaggio, quindi Bhima chiede alla scimmia di spostarla velocemente.
La vecchia scimmia risponde che non ne ha la forza e dice a Bhima di farlo lui stesso. Irritato per la risposta poco cortese, Bhima comunque allunga un dito per spostare la coda. Ma non ci riesce!
Devi sapere che Bhima è tra le persone più forti al mondo, come 10.000 elefanti, e nessuno è mai riuscito a sconfiggerlo. Sorpreso, usa la mano, ma senza successo; ne usa due, con lo stesso risultato. Infine usa tutta la sua forza: con grande fatica la solleva un po’ da terra, ma questa subito ricade a terra facendo tremare tutto.
Alla fine, la vecchia scimmia la solleva e la posa pesantemente a lato del sentiero, facendo sussultare le montagne intorno.
Bhima capisce che di fronte non ha una scimmia ordinaria, sebbene gigante, ma qualcuno con poteri straordinari. Si inchina, si scusa e chiede alla scimmia di presentarsi.
In quell’istante, la vecchia scimmia scompare e appare il valoroso Hanuman, che aveva inscenato l’episodio per conoscere meglio suo fratello Bhima. Entrambi infatti erano figli di Vayu, il Deva del Vento.
Come due fratelli che non si incontrano da tanto, ognuno di loro iniziare a parlare delle proprie imprese.
Alla fine del loro incontro Hanuman promette a Bhima di aiutarlo nella guerra che sarebbe accaduta a breve, la grande battaglia di Kuruksetra.
Insegna a Bhima alcune mosse di lotta con la mazza, che poi avrebbe usato contro il suo grande nemico Duryodhana. Inoltre, promette che durante la guerra sarebbe stato presente nella bandiera nel carro di suo fratello Arjuna, a avrebbe aggiunto alle urla di guerra di Bhima anche le sua, in modo che i nemici sarebbe fuggiti terrorizzati ancor prima di combattere.
bhīma rūpa dhari asura samhāre (in una forma terribile hai sconfitto i demoni).
Quando ci avviciniamo a Dio, l’atteggiamento corretto non è chiederci cosa può fare Lui per noi, ma cosa possiamo fare noi per Lui.
Ossia come possiamo fare in modo che i Suoi desideri siano i nostri desideri, al fine di diventare uno strumento divino nelle Sue dolci e sapienti mani.
Hanuman ha vissuto tutta la sua vita con questo unico intento. La sua vita è stata una vita di servizio verso Dio e verso gli altri.
Ad esempio, il primo servizio che rese fu quello di unire Sugriva, il re delle scimmie, a Rama. Entrambi infatti avevano bisogno l’uno dell’altro. Sugriva inviò milioni di scimmie a cercare Sita, l’amata di Rama tenuta prigioniera dal malvagio Ravana.
Ma non solo Hanuman ha fatto in modo che le cose accadessero, ma ha partecipato in prima persona a tutte le operazioni. Visto che ognuno di noi ha la tendenza a perdere il focus, incoraggiava ogni singolo soldato a concentrarsi sul loro Signore Rama ricordando cosa stavano facendo e soprattutto perché.
Fino a quando avessero ricordato la missione di Rama, anche le Sue benedizioni sarebbero arrivate.
Così è nella nostra vita: fino a quando ci ricordiamo perché siamo qui e qual è la nostra missione, il pieno risveglio alla nostra natura eterna, anche le benedizioni continueranno ad arrivare, sebbene immersi nelle difficoltà.
Tra le milioni di scimmie in cerca di Sita, fu proprio Hanuman che la trovò. E per farlo fece di tutto!
Trovandola e portandole il messaggio di Rama, le donò di nuovo la speranza e lo stesso per Rama quando ascoltò quello di Sita. Hanuman riuscì quindi ad unire di nuovo Sita e Rama, ancor prima che lo facessero fisicamente. Questo è proprio il compito del maestro spirituale, ossia unirci a Dio ancor prima di tornare a Lui, non credi?
Ma Hanuman non solo svolse i suoi servizi in modo eccellente, ma con atteggiamento pro-attivo prese l’iniziativa in molte situazioni.
Abbiamo già ricordato la scorsa volta, che decise di farsi catturare da Ravana, per poterlo vedere in faccia, ma nello stesso tempo studiò attentamente il nemico e la situazione del suo esercito. Tutte queste informazioni diventeranno utilissime durante lo scontro finale.
Hanuman fece tanto altro, aiutando Rama non solo con la sua forza, ma anche con la sua grande intelligenza a capacità strategica.
Ma sappiamo che le sue gesta non finiscono qui e avremo ancora tempo e modo di raccontarle, per poter ispirare i nostri cuori.
rāmacandra ke kāja sam̐vāre (hai servito la causa di Ramacandra)
bhīma rūpa dhari asura sam̐hāre
rāmacandra ke kāja sam̐vāre
In una forma terribile hai sconfitto i demoni
hai servito la causa di Ramacandra
Alla settimana prossima!
Jaya Hanuman!
Andrea (Ananda Kishor)
Om tat sat